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Cantiere dell’immaginazione.La nuova stagione del Teatro di Roma

 Il Teatro di Roma, nel pieno di una crisi profonda che ha scatenato uno stato di emergenza generale, torna a progettare e programmare stagioni. Gli eventi dei mesi scorsi hanno reso ancor più precario il nostro presente, una crisi profonda e dolorosa ha colpito in modo drammatico il teatro, una nube di incertezza si è posata sui nostri giorni, indebolendo qualsiasi proiezione futura, per mesi abbiamo vissuto nel tempo dell’attesa ed ora finalmente, nonostante tutte le limitazioni e precauzioni necessarie, il teatro torna ad esprimersi e ad affermare quel ruolo di centralità, necessario per la collettività.

Con il titolo, Cantiere dell’immaginazione, il Teatro di Roma riparte e lancia la nuova stagione 2020/2021 che mette al centro della propria riflessione il teatro come luogo di scambio e dialogo, di incontro e confronto. Mai come ora, nel tempo del distanziamento, il teatro, è l’arte che più di ogni altra ha a che fare con l’altro. Il Cantiere dell’immaginazione ripensa la scena come rinnovata occasione per la produzione e trasformazione collettiva del pensiero. Il nuovo cartellone 2020/2021 del Teatro di Roma porterà negli spazi dell’Argentina, India, Torlonia e Valle, progetti, laboratori, incontri, novità produttive ,internazionali e ospitalità, 50 titoli, di cui 11 recuperi, 27 produzioni e coproduzioni. Il Teatro di Roma presieduto da Emanuele Bevilacqua, mette al centro della propria proposta, un progetto culturale integrato e inclusivo, ideato da Giorgio Barberio Corsetti e coadiuvato per l’India da Francesca Corona, che punta all’idea di arte come occasione per fare e ridefinire la comunità. Nella prima parte di stagione, da settembre a gennaio, avremo un ricco trimestre di produzioni tra Argentina e India. 

L’apertura di stagione del Teatro Argentina è affidata a Giacomo Bisordi che con la nuova produzione Uomo a mèta, sarà in scena dal 17 al 25 ottobre, microsaga familiare del norvegese Arne Lygre, sulle delusioni del sogno capitalista e le ambiguità dei comportamenti umani. 

Dal 10 novembre al 6 dicembre Giorgio Barberio Corsetti con La Metamorfosi di Franz Kafka, ripercorrerà l’opera del grande scrittore, evocando l’idea di costrizione del nostro tempo, in una riflessione sulle negazioni e il distacco. 

Dal 15 al 20 gennaio e dal 5 al 10 gennaio Massimo Popolizio, con Furore di John Steinbeck, torna a riproporci uno dei grandi classici della letteratura, con uno sguardo contemporaneo, grazie alla drammaturgia di Emanuele Trevi, mentre il 29 e 30 dicembre la voce di Massimo Popolizio incontra i versi affilati, ironici e lirici del cantore della città eterna, Gioacchino Belli. 

Il Teatro India, si consolida come centro della creatività emergente ed espressione dell’intervento trasformativo che il Teatro di Roma ha intrapreso nella scorsa stagione. La drammaturgia contemporanea è il perno delle produzioni e coproduzioni che andranno in scena sui palcoscenici dell’India lungo tutto l’autunno fino ad arrivare a gennaio. 

Dal 1° all’11 ottobre, Fabio Condemi, con la Filosofia nel boudoir porta in scena una delle opere più discusse di De Sade, dialogo drammatico-filosofico che tratta dell’educazione di una giovane vergine durante la Rivoluzione Francese, lo stesso Condemi dal dal 2 al 15 novembre ripropone l’omaggio pasoliniano di Questo è il tempo in cui attendo la grazia, che ci porta nei luoghi che hanno segnato l’esistenza del poeta friulano.

Dal 6 al 10 ottobre Michele di Stefano (mk) presenta il suo Pezzi anatomici,progetto performativo nato nell’ambito del progetto produttivo e abitativo Oceano Indiano, indagine coreografica tra sala prove e scena. 

Muta Imago( Riccardo Fazi e Claudia Sorace) con Sonora Desert, invita a sperimentare una dimensione liminale del tempo, a cavallo tra performance e installazione,in collaborazione con Romaeuropa, dal 7 al 22 novembre. 

Dal 14 al 17 gennaio, Industria Indipendente( Erika Z.Galli e Martina Ruggeri)ci propone Klub Taiga, progetto che nasce da un processo di ricerca legato alla performing art e alle arti visive. Klub Taiga è uno spazio sospeso nel tempo, uno spazio immaginario ma anche reale, dove al suo interno esiste tutto ciò che sfugge alle maglie del visibile, mentre i DOM- ( Leonardo Delogu e Valerio Sirna) con WILD FACTS FEROCI , daranno il via ad un ciclo di sette appuntamenti, scanditi in 7 weekend dal 2 ottobre al 20 dicembre. Wild facts feroci è costruito e pensato per aprire un dialogo tra nuove arti e saperi scientifici. Un percorso propedeutico che porterà alla creazione di un giardino a creazione partecipata negli spazi esterni del Teatro India. 

Dal 20 al 25 ottobre,ritorna dopo il successo della passata Stagione, La rivolta degli oggetti de La Gaia scienza, tre giovani performer ci faranno rivivere i versi rivoluzionari ed esistenziali di Majakovskij. 

Dal 28 ottobre al 1° novembre, Elvira Frosini e Daniele Timpano, con Ottantanove, viaggio nel mito fondativo della Rivoluzione Francese. 

Dal 28 novembre al 6 dicembre, Deflorian/Tagliarini saranno in scena con Scavi, spettacolo ispirato al film di Antonioni ,Quasi Niente, inoltre il duo firma anche la regia di Chi ha ucciso mio padre, del giovane francese Édouard Louis in scena dal 13 al 14 gennaio.

Dal 1° al 13 dicembre verrà riprogrammato Vaudeville, spettacolo mancato della scorsa stagione,di Roberto Rustioni. Riscrittura in chiave contemporanea di Eugène Labiche. 

Nella seconda parte della programmazione vi saranno importanti recuperi di spettacoli sospesi, non mancheranno novità nazionali e internazionali.

Al Teatro Argentina tra le produzioni in programma, ad aprile avremo il debutto del nuovo progetto d’arte partecipata di Giorgio Barberio Corsetti con Amleto, o della gioventù usurpata, risultato di un lungo percorso che ha coinvolto i giovani delle periferie romane, in un progetto in cui hanno preso parola per raccontare delle loro vite, desideri, utopie,sogni.

A febbraio tra le coproduzioni riprogrammate ritroviamo Carlo Cecchi che ripropone il dittico Dolore sotto chiave e Sik-Sik l’artefice magico, attraverso le due opere eduardiane riflette sul teatro come metafora della vita, facendo emergere l’amarezza e il realismo di Eduardo de Filippo.

A marzo si recupera anche Lisa Ferlazzo Natoli( lacasadargilla) con When the Rain Stops Falling di Andrew Bovell, testo che racconta del tempo come sapere e dimenticanza. 

Sul palco dell’Argentina a gennaio ritroveremo Emma Dante in Misericordia, testo incentrato sulla fragilità delle donne e la loro sconfinata solitudine, a seguire, per la prima volta in scena in Italia, Piazza degli Eroi di Thomas Bernard per la regia di Roberto Andò.

A marzo Silvio Orlando con La vita davanti a sè, ci conduce dentro le pagine del commovente e attualissimo romanzo , raccontandoci con leggerezza ed ironia la storia di Momò, bimbo arabo che vive nel quartiere multietnico di Belleville.

In coda di stagione, a maggio, arriva il Macbeth, le cose nascoste di Carmelo Rifici che indaga sugli archetipi dell’inconscio collettivo. 

Al Teatro India si inaugura la seconda fase della stagione del progetto, Oceano Indiano, che vedrà a maggio il ritorno di Klub Taiga, di Industria Indipendente e in estate il debutto di Camp, ideato da Dom. Gli artisti residenti saranno impegnati nella creazione e produzione di un lavoro comune e aperto ai cittadini.

Sui palchi del Teatro si avvicenderà una nutrita schiera di coproduzioni; ad aprile la compania Motus porterà in scena Tutto Brucia, per la regia di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò; segue Goliarda Sapienza con il Filo di mezzogiorno che rinnova la collaborazione tra il Teatro di Roma e Mario Martone e ripercorrerà il percorso analitico della grande scrittrice, rimasta a lungo misconosciuta. Seguono a febbraio Lucia Calamaro con Smarrimento, monologo sulla sospensione dell’esistenza; Padre Nostro di Babilonia Teatri, un ritratto di famiglia scomposto; Federica Santoro e Luca Tilli con Hedving, riscrittura dell’anitra selvatica di Ibsen; da non perdere Compleanno di Enzo Moscato, un festeggiamento in assenza, dedicato ad Annibale Ruccello, e di Modo Minore, sempre ad opera del regista -drammaturgo, un viaggio mnemonico canoro napoletano, dagli anni 70 a fine secolo.

Ad aprile all’India verrà anche recuperato uno degli spettacoli sospesi nella stagione scorsa, L’Antigone sofoclea di Massimiliano Civica, traendone una lettura originale e provocatoria e About Lolita di Biancofango, dal romanzo di Nabokov.

Tra i rappresentanti della scena internazionale ci saranno Baro d’evel con , in collaborazione con Romaeuropa Festival, in scena ad ottobre nella prima parte di stagione, il collettivo catalano El Conde de Torrefiel, Tiago Rodrigues e Phia Menard, Raquel Silva, Marion Siéfert, l’emergente Liryc dela Cruz e Milo Rau con la proiezione del film Il Nuovo Vangelo, presentato in prima mondiale alla biennale di Venezia, si costituisce come un’indagine al confine, fra realtà, teatro e cinema, con un cast di rifugiati e contadini disoccupati quali narratori della passione di un’intera civiltà.

Come per la passata stagione ai ragazzi e alle loro famiglie, il Teatro di Roma riserva una programmazione speciale con spettacoli, appuntamenti e progetti al Teatro Torlonia, così come sarà riservato uno spazio alla danza, nel progetto Grandi pianure, guidato da Michele di Stefano. Infine il Teatro Valle, gioiello architettonico nel cuore di Roma, aprirà i suoi spazi a laboratori, rassegne tematiche, studi, prove, approfondimenti, percorsi di teatro partecipato e visite guidate.

di Silvia Moroni.

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