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CINEMA D’AUTRICE: da mercoledì 18 a venerdì 20 settembre 2019. Laboratorio Europeo Donne dell’Audiovisivo

Cinema d'Autrice

SPIN-OFF, associazione culturale che si occupa di eventi cinematografici, in collaborazione con Elena Tenga, ideatrice della rassegna Cinema d’Autrice,  e con l’Istituto francese – Centro San Luigi, promuove tre giornate di incontri, ciascuna dedicata ad un tema specifico, con proiezioni gratuite, panel, masterclass e presentazioni dedicate agli appassionati di cinema ma anche, e soprattutto, alle giovani autrici e studentesse che intendono intraprendere questa professione.  

Autrici, distributrici, registe, attrici e esperte di comunicazione e linguaggi dell’audiovisivo offrono la loro esperienza e il loro sguardo privilegiato su un ambiente ancora troppo permeato da stereotipi e ostacoli.

Se si effettua una ricerca su internet a titolo “Cinema d’Autrice”, il sistema risponderà automaticamente “cinema d’autore”. È già un primo spunto di riflessione sull’utilizzo delle parole e sul riconoscimento delle donne. Il termine “autrice” è sinonimo di scrittrice, regista e sceneggiatrice, ma vuole fare riferimento anche a tutte le professionalità a vario titolo coinvolte nella realizzazione dei prodotti audiovisivi (montatrici, direttrici della fotografia, tecniche del suono, ecc.) troppo spesso sottorappresentate.

I dati più recenti riportano che solo il 9% delle registe di cinema in Italia sono donne e in Europa si arriva appena al 20% di film diretti da donne (fonte MIBAC; Women in Film, dati appena presentati a Venezia76 ). Ma i dati non sempre riescono a fotografare la complessità della realtà nella quale spesso molto cinema non trova distribuzione e quindi visibilità. La sensazione è che ci sia stato un aumento esponenziale delle registe nell’ambito di lungometraggi, corti e documentar ma  esista una azione pregiudiziale, molto radicata nel nostro paese, per cui nell’industria cinematografica, così come in tutti gli ambiti professionali, si tende a rendere il lavoro svolto dalle donne marginale, non visibile, non riconosciuto nella fredda dinamica della macchina statistica.

Eppure, come dimostra anche la protesta della EWA (European Women’s Audiovisual Network) che con una durissima lettera pubblicata da Le Figarò che attaccava la Mostra del Cinema di Venezia per la evidente sproporzione di progetti a firma femminile in concorso, il tema è di strettissima attualità e richiede un impegno da parte di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti.

Su queste basi, l’associazione culturale SPIN-OFF, ha voluto proporre un progetto volto prima di tutto a dare visibilità a quella parte nascosta del cinema italiano ed europeo che spesso riceve riconoscimenti e premi all’estero ma fatica a far valere i propri ruoli e spazi.

Cinema d’Autrice ha l’ambizione di diventare un appuntamento fisso di confronto tra tutte le figure professionali dell’industria del Cinema delle donne siano esse tecniche, artistiche e/o produttive con particolare attenzione alle giovani leve del settore e ai prodotti di qualità.

Cinema d’Autrice Programma

Sostengono Valentina Paravano e Elena Tenga, curatrici della manifestazione: “Cinema d’autrice e non d’autore non perché quest’ultimo sia meno importante o il suo cinema meno vulnerabile, ma perché con questa iniziativa intendiamo illuminare, dare spazio e diritto di parola a termini come autrice o montatrice o regista o direttrice della fotografia su cui ancora oggi pesa un insopportabile alone di incertezza. Non un angolo di autoreferenzialità ma un necessario aumento della pressione affinché quel 9% si trasformi in una cifra più vicina al reale.

Un momento per immaginare un futuro in cui un progetto come Cinema d’Autrice non sia più necessario, perché superfluo.”

 

Questa prima edizione si svolgerà a Roma da mercoledì 18 a venerdì 20 settembre 2019 presso l’Istituto culturale francese Centro San Luigi, partner dell’iniziativa. Desideroso di promuovere il ruolo delle donne nella creazione e nell’industria cinematografica, l’Istituto ha accolto l’ iniziativa con entusiasmo. Più avanti in Ottobre, l’argomento dei dritti delle donne nella società verrà affrontato con la rassegna “Donne: eroine di tutti giorni”.

 

Per quanto riguarda il programma, ogni giornata sarà dedicata ad un tema specifico.

 

Il 18 settembre si aprirà  con la tavola rotonda “Cinema d’Autrice: una strada in salita”. A raccontare le loro esperienze e presentare i loro lavori ci saranno autrici e adette ai lavori come Mariangela Barbanente (DOC.IT), Cinzia Bomoll (Amarcord Produzioni) e Marina Marzotto (Presidente AGICI – Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti). La giornata si concluderà con la proiezione del film “Fiore Gemello” di Laura Luchetti, a cui seguirà   un incontro con la regista.

Fiore Gemello di Laura Luchetti

Il 19 settembre sarà la giornata dedicata alle “Giovani promesse”,  con la proiezione dei cortometraggi dellle giovani studentesse di cinema, a cui seguirà una presentazione delle scuole di cinema e audiovisivo di Roma, tra cui la Gian Maria Volontè, Griffith, Sentieri Selvaggi, Rufa, Officine Pasolini.  A seguire  una masterclass a cura di Maria Iovine (montatrice e vincitrice del Premio Zavattini 2018 per la presentazione del corto “In her Shoes”) su come realizzare un pitch di presentazione del proprio lavoro.

Alle 18.00 ci sarà un panel che verterà  sulla rappresentazione femminile nell’audiovisivo con gli interventi di Ilaria De Pascalis (Dipartimento Filosofia, Comunicazione, Spettacolo, ROMA TRE), Antonietta De Lillo (Women in Film TV&Media Italia), Karole di Tommaso (regista), Nadia Kibout (attrice, autrice e regista, Nero Bianco e a colori), Fabia Bettini (Alice nella città); Patrizia Fregonese (A.N.A.C. Associazione Nazionale Autori Cinematografici); Andrea Maccarrone (Associazione di Promozione Sociale S.CO.S.S.E.).

A chiusura la proiezione del film “Retour à la vie” di Ilaria Borrelli alla presenza della regista.

L’ultima giornata, il 20 settembre, è dedicata al “Cinema d’Autrice in Europa e oltre” e partirà alle 14.30 con una mastercalss e una proiezione: Sabrina Varani presenterà il suo “Rwanda, il paese delle donne” e racconterà la sua esperienza nella realizzazione del cosiddetto “cinema del reale”.

A seguire il panel dedicato al tema della giornata nel quale interverranno Maria Coletti (Cineteca Nazionale

C.S.C.) e Erika Tasini (EWA Network –European Network for women in the film industry)

In chiusura le proiezioni dei film “Due sotto il burqa” di Sou Abadi e “Cercando Camille” di Bindu De Stoppani, che ha avuto il suo esordio nell’ambito di Alice nella Città, intervallate da un aperitivo offerto dall’istituto Francese, per festeggiare insieme la chiusura dei lavori.

Tutte le tre giornate saranno ad ingresso gratuito fino a riempimento posti

 

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