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“BLACK WIDOW” di Cate Shortland @CinemaModerno di Roma

Dell’universo Marvel ci era davvero rimasta questa mancanza.

Uno dei personaggi più belli di tutte le prime 3 fasi ha finalmente avuto la sua giustizia cinematografica.  Black Widow (Vedova Nera per gli amanti dei comics più accaniti) ha attraversato ogni film dell’MCU con uno spessore invidiabile grazie sia alla costante ottima interpretazione dell’attrice Scarlett Johansson, sia grazie all’ottima scrittura degli autori che ne hanno fatto l’ottimo marchio di fabbrica che è diventato il simbolo iconico delle supereroine al femminile.

In “AVENGERS: ENDGAME” (spoiler, ma ormai manco troppo) ci siamo lasciati con Black Widow in un amarissimo saluto che vedeva la sua morte per conquistare una delle inestimabili gemme dell’infinito, necessaria per poter riportare in vita tutti i quelli che ci avevano lasciato “grazie” allo schiocco di dita del tanto odiato (ma anche tanto amato) Thanos.

Si è riservata così un posto particolare nei nostri cuori e, pare, in quello della Marvel Studios. Era presente in Ironman, in Cap America, in tutti gli Avengers e in altri ancora, ha sviluppato un percorso tutto suo che ha viaggiato attraverso le storie degli altri e si è consumato per la gloria di tutti gli altri.

Ma ognuno dei protagonisti dell’MCU, i più importanti, ha sempre avuto ed avrà un film standalone o una trilogia che ne decreti la sua sacralità mediatica e cinematografica. È stato cosi per 3 volte con Ironman, per Capitan America e Thor. Siamo in fervida attesa di vedere i seguiti di Spiderman, Antman, Doctor Strange, Black Panther, Capitan Marvel, i Guardiani della Galassia, Deadpool… oltre ai nuovi che, nella fase 4, introdurranno gli Eternals, Shang-Chi e ci faranno viaggiare in un nuovo (si spera di successo) reboot dei Fantastici 4, di Blade e degli X-Men (si meriterebbe una saga ben fatta anche Hulk, ma vediamo cosa ci riserverà She Hulk). Per non parlare poi di tutto quello che ci stanno regalando con le serie dedicate a Falcon, Winter Solider, Wanda, Visione e, in ultima battuta, Loki.

Era giusto, quindi, dedicarle uno stand alone per consegnarle il dovuto rispetto e la meritata attenzione che gli si doveva. Una sfida difficile per gli autori (Eric Pearson, Jac SchaefferNed Benson) e per la regia (Cate Shortland) che prevedeva di mettere insieme e in luce tutti i pezzi del puzzle disseminati in 12 delle 24 pellicole fino ad adesso uscite. E andava fatto bene.

E ci sono riusciti.

Natasha Romanoff l’abbiamo conosciuta per quel poco che avevamo, sempre per sentito dire o attraverso stralci di flashback. Le sue origini, la sua vita, il come sia diventata quella che è (era, sigh!) non ci è mai stato sufficientemente chiarito, mai come in questo film.

Emerge finalmente un quadro psicologico completo. Scarlett Johansson poi, affiancata e supportata da una bellissima serie di nuovi eroi e antieroi (che si spera possano tornare nuovamente e al più presto) interpretati da Florence Pugh (Yelena Belova), David Harbour (Red Guardian), Rachel Weisz (Melina Vostokoff), ha superato se stessa con la sua migliore interpretazione. E poi c’è Taskmaster!

Le scene di azione poi hanno il diritto di un plauso particolare. Sono state applicate delle tecniche nuove, più fisiche, basate più sulla bravura innegabile degli stunt e si nota un uso più moderato o più capace (lo si percepisce soprattutto nelle scene più complicate) dell’uso della CGI, delle inquadrature create in post produzione: le scene sono finalmente credibilissime e la nostra fantasia non va a ricollocare cavi e funi che sollevano e fanno volare gli attori e le attrici.

Anche le sequenze dedicate ai “disastri”, alla distruzione di palazzi, auto e chi più ne ha più ne metta, sono fatte benissimo. Rispettano il gusto dello spettatore e sono “ragionevolmente” realistiche se viste sul piano delle leggi fisiche… fortezze volanti incluse!

E per finire è un bellissimo viaggio in tutto il mondo. Vengono toccate le terre quasi di ogni continente: America, Europa, Medio Oriente, Asia… con scenari mozzafiato che sono un piacere per la vista, una bellissima opera di fotografia (Gabriel Beristáin), oltre che un divertimento.

Il film termina poi (e non può essere uno spoiler questo, trattandosi di un prequel) con la giusta e perfetta congiunzione con la narrativa che si trova alla fine di Captain America: Civil War (post-Ultron, pre-Infinity War) e Spider-Man: Homecoming (post-Civil War, pre-Infinity War).

In conclusione Black Widow è veramente un bel film, concepito bene (era in programmazione di essere girato dal 2006, addirittura prima del 1º maggio 2008, data di uscita del primo Ironman che ha aperto l’MCU) e realizzato ancor meglio.

È azione, tragedia, dramma, comicità, ironia, suspence e tutte le sfumature che ci sono nel mezzo. Ha un colore bellissimo e un valore importantissimo ai fini di tutte le 3 fasi precedenti e come apertura della 4.

Un giusto omaggio al suo personaggio principale e alla sua interprete che, dobbiamo dirlo, da adesso in poi ci mancheranno ancora di più.

PAOLO RICCI

About Paolo Ricci (39 Articles)
Paolo Ricci, nato a Pistoia nel 1972, è un attore e caratterista Italiano; la sua carriera nel mondo dello spettacolo inizia nel 1986 frequentando televisioni, teatri e set. Nel 1998 Paolo Ricci si Diploma come Attore di Prosa alla Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone” e dal 1999 si trasferisce a Roma. Esordisce agli inizi degli anni duemila interpretando ruoli da protagonista e coprotagonista, primario e comprimario nel cinema (major e indipendente), in televisione (anche come presentatore), nel teatro di prosa e per il teatro per ragazzi. Grazie all'intensa carriera cinematografica, partecipa attivamente al cinema indipendente con lungometraggi, cortometraggi e videoclip musicali; impegnandosi anche in pubblicità, documentari, doppiaggio, radio e speakeraggi. E’ attivo anche nella promozione, direzione artistico/organizzativa di eventi, compagnie teatrali, gruppi di lavoro e laboratori con le sue organizzazioni e piattaforme multimediali (Progetto TANGRAM) che offrono una vetrina di visibilità in tutti i campi dello spettacolo sia a figure emergenti come di confermata notorietà; infine l’attore si dedica anche all'insegnamento della recitazione e dell’improvvisazione. http://www.riccipaolo.it/ - https://progettotangram.wordpress.com/
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