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Il Teatro Palladium inagura la sua stagione con un fantastico dialogo tra Lucrezio e Seneca

Due sono i nomi illustri che inaugurano questa “eccittante” stagione al Teatro Palladium : Enzo Vetrano e Stefano Randisi, con la prima romana dello spettacolo “Quando la vita ti viene a trovare – Dialogo tra Lucrezio e Seneca”. In questa occasione sarà svelato il nuovo sipario del teatro creato dall’artista Pietro Ruffo.

Il duo il cui sodalizio dura da circa trent’anni ha messo in scena due degli autori più importanti per l’elaborazione del pensiero moderno. Enzo Vetrano e Stefano Randisi “portano in scena per Emilia Romagna Teatro Fondazione il dialogo tra Lucrezio e Seneca immaginato dal latinista Ivano Dionigi, tratto dall’omonimo libro edito da Laterza. Uno scontro filosofico tra due maestri del pensiero classico per guardare a due diverse anime che abitano la cultura occidentale da secoli”.

“Per una meravigliosa e tremenda ambiguità linguistica, la morte e la vita sono iscritte nella stessa parola bios: bíos è vita, biós è arco. Noi siamo così un cerchio incompiuto, imperfetto, un arco, in cui inizio e fine non coincidono. Solitari restare a riva a osservare le tempeste della vita o salire a bordo senza troppo curarci dei compagni di viaggio? Seguire le leggi del cosmo o le leggi dell’io? Scegliere la politica o l’antipolitica? Il negotium o l’otium? Credere o capire di fronte a Dio e alla morte? Seguire la lezione dei padri o la rivoluzione dei figli? Basta volgere lo sguardo al mondo classico di Atene e Roma per trovare i nostri più naturali interlocutori, coloro che ci hanno preceduti nelle nostre stesse domande. Lucrezio e Seneca hanno fatto il controcanto al presente ponendosi le domande ultime. Non importa quali risposte abbiano dato, importa invece la loro allergia al pensiero unico, tanto da averci prospettato concezioni diverse e rivali del mondo. Importa il coraggio di sperimentare, in solitudine e in autonomia, cosa significa sopportare la verità quando la vita ti viene a trovare. A loro dobbiamo rivolgerci per ricordarci come eravamo e come potremmo essere”

Una lotta di parole quella tra i due autori che spostano in continuazione l’attenzione dello spettatore che si schiera prima con uno e poi con l’altro, non dimentichiamo che Lucrezio e Seneca sono simboli di due concezioni rivali del mondo che non trovano mai una conciliazione non si giungerà mai ad un pensiero unico.

di Cinzia Salluzzo Rovituso

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