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De rerum Natura di Herlitzka

Dal 22 al 25 ottobre al Teatro della basilica, sito a Piazza Porta S. Giovanni 10, un evento straordinario avrà luogo, il grande attore Roberto Herlitzka sarà l’interprete di De rerum.

Herlitzka è uno dei più grandi attori del nostro tempo, diplomato all’Accademia di arte drammatica sotto la guida di O. Costa ha interpretato ruoli importanti, pieni di carisma e di sfumature, attraversando sia Cinema che Teatro che Televisione, passando per il doppiaggio. Un attore completo a 360° , quindi, che ha ricevuto importantissimi premi dal David di Donatello ai Nastri d’argento. E’ qui difficile elencare tutte le opere che con la sua presenza sono diventate Opere d’Arte, oltre sessanta film oltre 60 spettacoli. Lo possiamo ricordare per l’intensa interpretazione di Aldo Moro in Buongiorno, notte film di Marco Bellocchio, per le sue ultime fatiche  in questo caso fiction per la televisione italiana il nome della Rosa e il Processo di Stefano Lodovichi  entrambe del 2019.

Roberto Herlitzka è straordinariamente colto ed ha tradotto interamente il De rerum per portarlo in scena al Teatro della Basilica. “All’inizio erano versioni fatte per gioco – afferma Roberto Herlitzka – poi ho deciso di giocare sul serio e ho cominciato a tradurre dall’inizio. Dopo i due primi libri li rilessi e non mi piacquero. Così li ritradussi e continuai. Lucrezio mi ha sempre affascinato. Il De rerum natura è un’opera grandiosa: l’autore parla da scienziato e da grande poeta. Le sue considerazioni scientifiche impressionano perché, a volte, riguardano l’oggi. Paiono terribili visioni di un futuro imminente. Quando, per esempio, dice al suo destinatario ideale: “Non credere che esista solo il nostro mondo nell’universo. Molti altri ve ne sono”, anticipa la scienza di oggi. Si tratta di un poema dove vi è tutto, il bene e il male, e che, in una certa misura, si può accostare alla Divina Commedia”.

Composto nel I secolo a.C., il De rerum natura è un’esposizione in versi di rara ed eccezionale potenza, una tra le massime espressioni della bellezza della dottrina epicurea. Un grandioso poema nel quale il fattore letterario e la dottrina sono inscindibili. Lucrezio, così come gli antichi poeti-filosofi, animato dallo stesso entusiasmo missionario, si fa scienziato, maestro di verità, profeta. Con la sua opera spoglia l’uomo dalle sue illusioni sulla religione, sull’anima, sul mondo, per porlo di fronte alla danza eterna degli atomi, allo spettacolo unico, sublime irripetibile ma anche terribile e liberatorio, della verità ultima della “Natura”.

 

 

Di Cinzia Salluzzo Rovituso

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