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“Il Vecchio e il mare” al Teatro Ghione

Da giovedì 22 ottobre a domenica 25 ottobre il Teatro Ghione ci propone la lettura scenica “Il Vecchio e il mare”, di Ernest Hemingway, nell’adattamento di Lucilio Santoni e la regia di Sebastiano Somma, con Sebastiano Somma e Cartisia J. Somma e al violino il M° Riccardo Bonaccini.

Una storia semplice ma densa di grandi simbologie, l’ultima grande opera narrativa dello scrittore, premiata con il premio Pulitzer nel 1953 e successivamente con il Premio Nobel per la letteratura nel 1954. Un giorno, un vecchio pescatore cubano di nome Santiago, dopo una lotta furiosa in mare aperto, sfidando le leggi incontenibili della natura, nel tentativo di pescare il pesce più grande della sua vita, lotta a mani nude contro gli squali che poco a poco gli strappano via il suo gigantesco marlin, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della riuscita nell’impresa. Nella lotta disperata con i suoi nemici acquatici, forse per la prima volta nella sua vita, trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, capisce che si può vincere, che non bisogna arrendersi mai, ed ecco che affiora l’eterno dramma dell’essere umano, la lotta della vita alla sopravvivenza, a cui nessuno può sfuggire. Manolin, è un ragazzino che è stato accanto a Santiago fin da bambino ed è l’unico che crede in lui, ma per volere dei genitori che desiderano cerchi lavoro su una barca di maggior fortuna, è costretto ad abbandonare Santiago. Manolin però è molto affezionato al vecchio, appena può se ne prende cura, lo conforta nei momenti di solitudine, come se fosse un figlio, il giovane rappresenta il coraggio, la speranza, la fiducia. Nel rapporto intenso con il ragazzino e nel ritrovarsi vincitore triste, Santiago trova la ragione della propria esistenza. 

 

di Silvia Moroni.

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